Social Street Art 2010
Arte di strada e temi sociali che si danno la mano
Il 4 settembre è stata una “giornata particolare” per l'area del Parco di Aguzzano che circonda il Casale A.L.B.A. 3. “Breakers” e “Writers” arrivati da tutta Italia e dall'estero hanno lasciato tutti a bocca aperta, soprattutto chi per la prima volta ne ha apprezzato lo stile, la tecnica, l’entusiasmo e l'attenzione verso le tematiche sociali proposte dai volontari e dalle campagne messe a disposizione dalle Onlus aderenti.
L'iniziativa SOCIAL STREET ART, inserita all'interno del programma "Estate Romana 2010 - 33a edizione" del Comune di Roma, è stata curata dalla Cooperativa Sociale Eureka I Onlus e dalle Associazioni fuori conTesto e 2SMART ed ha voluto accostare la parola e il significato del sociale alla street art.
Il contest “Bonnie & Clyde” e “Crew vs crew” del B-BOY EVENT 2010 hanno portato sul palco la spettacolarità di quest’arte. Il ritmo proposto dal dj Break J – dj-One ha catturato e fatto ballare un pubblico eterogeneo, per età, provenienza e gusti musicali. A valutare il talento delle crew sono stati bboys di fama internazionale: Ibrahim, Tony Rock e Shea99.
Ecco i vincitori del B-Boy Event, proclamati a tarda sera dalla giuria:
Premio B-Boy Event – crew vs crew (Italacciai): urban force
Premio B-Boy Event – Bonnie & Clyde (Iti Sistemi): bgirl dany & bboy metthew
All’interno della sezione breakdance l’installazione KILYKÀ, il corpo che genera musica, ha stupito tutti i presenti: i breakers, ripresi da una telecamera, hanno generato musica e ritmo attraverso i movimenti del loro corpo.
L’aerosol art in questo festival ha coinvolto tutti i presenti con la proiezione sulle pareti del Casale di spot audiovisivi di forte impatto selezionati tra le campagne sociali più incisive italiane e straniere.
Per la sezione graffiti, gli artisti Aspe e Hoek hanno dipinto su enormi pannelli di masonite (lo stesso materiale che si usa per le piste di breakdance) ispirandosi a due temi voluti dalla direzione artistica di SOCIAL STREET ART: “la diversità e la breakdance” e “l’ecologia e il writing”. Infine Gojo ha riprodotto dal vivo su lastre d’acciaio il visual scelto per la manifestazione e le targhe per i vincitori del contest.
A SOCIAL STREET ART non c’erano solo breakers, bboys e writers. Ieri, nel parco di Casale Alba si percepiva un’aria di comunanza tra le persone, un momento unico dove persone di solito distanti tra loro si sono osservate, apprezzate e unite.
Tra la folla i visi dei più adulti, che cercavano un posticino su cui appoggiarsi o sedersi, pur di restare più tempo ad ammirare questi giovani pieni di talento.
I bambini, anche i piccolissimi, arrivati numerosi, hanno preso ad imitare i ragazzi grandi, cimentandosi buffamente in acrobazie di breakdance su piste improvvisate con cartoni.
Una formula che ha dato i risultati desiderati: giovani, adulti, anziani e bambini, arte di strada e temi sociali che convivono in armonia nello scenario di un parco naturale alla periferia della città.
L’iniziativa è stata realizzata con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma
Video e immagini della giornata